Diario di Viaggio – Ventotene, 7/9 Luglio 2017

(DI MARINA CARBONIERO)

Ventotene “isola di confino”.

…. E noi, lo scorso weekend ci confinammo nelle meraviglie del mondo sommerso dell’area marina protetta di Ventotene e S. Stefano.

L’Isola offre molteplici attività: il Museo Storico Archeologico, la Villa di Giulia a punta Eolo, le cisterne di Villa Stefania e dei detenuti, il percorso naturalistico di Punta dell’Arco, il Museo della Migrazione ed osservatorio ornitologico, il Carcere Borbonico di S. Stefano; ovviamente noi abbiamo privilegiato l’ambiente marino.

Il Ventotene Diving Academy di Antonio Santomauro e Salvatore Matrone, sono stati la nostra base di appoggio per immergerci con gioia e puro piacere per trovarci tutti insieme nel blu. Immersi nelle limpide acque eravamo tutti incantati, già solo a pochi metri abbiamo incontrato cernie e dentici di proporzioni decisamente esagerate che possono essere viste da molto vicino, ormai non disturbate dai pescatori, vivendo nell’area marina protetta, l’incontro con banchi di barracuda che danzavano sopra le nostre teste e con emozione abbiamo seguito il loro lento andare, abbiamo ammirato i giochi di luce che filtrano dalla superficie fino a dove l’azzurro diventa il blu inaccessibile, le meraviglie dei fondali di sabbia, praterie di posidonia, pareti, grotte e anfratti, cosa volere di più?

E poi cosa dire dell’iniziativa di Rosy, la nostra cara Rosy, e di Giorgio, che hanno ben pensato di allestire delle prove in loco per i nostri accompagnatori; quindi tutti insieme ci siamo organizzati per portare fino alla spiaggia di Calanave tutta l’attrezzatura necessaria che il Ventotene Diving Academy ci ha messo a disposizione. Guardarsi intorno e vedere la gente curiosa che seguiva le operazioni, che orgoglio per tutti noi! E poi i nostri cari che hanno provato per la prima volta a respirare in acqua e anche solo a pochi metri dalla riva hanno avuto l’opportunità di visitare il meraviglioso ambiente marino che Ventotene offre.